
FINALITÀ
Il Governo introduce una nuova tipologia di credito d’imposta per la ricerca e sviluppo per gli anni fiscali 2020, 2021 e 2022.
BENEFICIARI
I beneficiari sono le imprese residenti nel territorio dello Stato, ivi incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito dell’impresa, che effettuano investimenti in ricerca e sviluppo.
INTERVENTI
Gli interventi ammissibili devono avere ad oggetto attività di ricerca e sviluppo, realizzate negli anni fiscali 2020, 2021 e 2022, anche in relazione a progetti avviati in periodi d’imposta precedenti, classificabili in una o più delle seguenti categorie generali:
- ricerca fondamentale: lavori sperimentali o teorici finalizzati all’acquisizione di nuove conoscenze in campo scientifico o tecnologico;
- ricerca industriale: lavori intrapresi al fine di individuare le possibili applicazioni delle nuove conoscenze derivanti da un’attività di ricerca fondamentale o al fine di trovare nuove soluzioni per il raggiungimento di un obiettivo pratico;
- sviluppo sperimentale: lavori sistematici, basati sulle conoscenze esistenti ottenute dalla ricerca o dall’esperienza pratica, svolti allo scopo di acquisire ulteriori conoscenze e raccogliere le informazioni necessarie in funzione della realizzazione di nuovi prodotti o nuovi processi di produzione o del miglioramento significativo di prodotti o processi già esistenti.
SPESE AMMISSIBILI
Sono ammissibili le seguenti voci di spesa:
- spese di personale relative ai ricercatori e ai tecnici titolari di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegati nelle operazioni di ricerca e sviluppo.
- quote di ammortamento, canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e altre spese relative ai beni materiali mobili e dei software utilizzati nei progetti di ricerca e sviluppo anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota;
- contratti di ricerca extra-muros aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta;
- quote di ammortamento relative all’acquisto da terzi, anche in licenza d’uso, di privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale;
- servizi di consulenza ed equivalenti;
- materiali, forniture e altri prodotti analoghi.
NATURA DELL’AGEVOLAZIONE
Per le attività di ricerca e sviluppo, il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 20% della relativa base di calcolo, assunta al netto delle altre sovvenzioni o contributi a qualunque titolo ricevute per le stesse spese ammissibili, nel limite massimo di € 4.000.000,00.
TERMINE
La Misura potrà essere fruita dal 01/01/2021 al 31/12/2023.